A luglio, il calo di produzione di acciaio grezzo in Cina è stato inferiore a quanto preventivato e ora l’industria si aspetta maggiori pressioni per il periodo agosto-dicembre. Infatti, secondo alcuni media cinesi, le aziende siderurgiche del territorio avrebbero già ricevuto ordine dai vari governi provinciali di ridimensionare l’output di acciaio grezzo e di non superare i volumi registrati lo scorso anno.
Ad esempio, nella prima metà dell’anno, la produzione di acciaio grezzo nella provincia dello Jiangsu è ammontata a 63,58 milioni di tonnellate, in rialzo del 12,77% in termini tendenziali.
Per questo motivo, il governo della provincia ha chiesto ai produttori di ridurre di 8,12 milioni di tonnellate la produzione per il secondo semestre dell’anno, così da raggiungere gli obiettivi fissati per il 2021.
Situazione analoga anche nella provincia dello Shandong, dove il governo locale ha dichiarato che nel 2021 la produzione di acciaio grezzo non supererà i 76,5 milioni di tonnellate, obiettivo fissato sulla base dei volumi del 2020. Le imprese siderurgiche della regione hanno ricevuto ordine di pianificare i loro obiettivi di produzione tenendo conto della salvaguardia ambientale, del consumo energetico, della percentuale di utilizzo delle fabbriche e delle risorse a disposizione.
Nei primi sei mesi dell'anno, la produzione di acciaio grezzo nella provincia dello Shandong è cresciuta del 10%: per rispettare il nuovo piano, nel secondo semestre del 2021 l'output dovrà scendere di almeno 7,65 milioni di tonnellate.