Il Ministero cinese dell'Industria e delle Tecnologie dell'Informazione (MIIT) ha emesso regole più severe per l'aumento della capacità produttiva di acciaio in sostituzione della capacità obsoleta. Le nuove normative sono indice dei continui sforzi della Cina per promuovere la riforma dal lato dell'offerta e per ridurre la sovraccapacità nel settore dell'acciaio.
Le nuove regole vietano ai produttori d'acciaio di aumentare la capacità.
Nelle aree ecologicamente sensibili, incluse la regione di Pechino-Tientsin-Hebei, il delta del fiume Azzurro e il delta del fiume delle Perle, le acciaierie dovranno eliminare almeno 1,25 tonnellate di capacità obsoleta per ogni tonnellata di nuova capacità di produzione, mentre nelle altre regioni dovranno eliminare più di una tonnellata di capacità obsoleta per ogni tonnellata di nuova capacità.
Quando un produttore siderurgico sostituisce la capacità del convertitore con la capacità di un forno elettrico ad arco (EAF), è obbligato ad eliminare i propri impianti di sinterizzazione e coke.
Secondo le nuove norme, le regioni che non avranno rispettato i rispettivi obiettivi di controllo della capacità non potranno ricevere le capacità che sono state eliminate in altre regioni.
Ai produttori siderurgici che hanno cessato le proprie capacità illegali o che hanno ricevuto aiuti finanziari o assicurativi per chiudere gli stabilimenti non sarà permesso costruirne di nuovi.
Grazie ai rigorosi tagli alla capacità, gli utili nel mercato siderurgico cinese hanno fatto registrare un miglioramento nel 2017. "Nel periodo da gennaio a novembre dello scorso anno, gli utili netti nel settore della fusione dei metalli ferrosi e nel settore della laminazione sono aumentati del 180% su base annua ammontando a circa 314 miliardi di yuan (48,3 miliardi di dollari)" ha sottolineato il MIIT nel suo comunicato, aggiungendo inoltre che il settore siderurgico, nel ridurre la sovraccapacità, dovrebbe concentrarsi sulla qualità e sui profitti.