Secondo quanto riportato da Reuters, Wang Dongfeng, capo del partito comunista della provincia cinese dello Hebei, ha annunciato che lo Hebei, prima regione cinese per produzione di acciaio, eliminerà 14 milioni di capacità siderurgica nel corso del 2019 e del 2020, in modo da far fronte al problema della bassa qualità dell’aria.
Parlando all’Assemblea nazionale del popolo a Pechino, Wang ha inoltre dichiarato che la provincia ridurrà la sua concentrazione di PM 2,5, polveri sottili che danneggiano i polmoni, di almeno il 5% rispetto ai livelli del 2018. Sempre nel corso dell’Assemblea, il governatore dello Hebei Xu Qin ha affermato che tra il 2013 e il 2018 la provincia ha eliminato 82,23 milioni di tonnellate annue di capacità di acciaio, mentre il numero di imprese siderurgiche operanti è stato dimezzato. Secondo Xu, entro la fine del 2020 il taglio totale alla capacità siderurgica dello Hebei sarà equivalente a quello del secondo più grande produttore mondiale di acciaio (l’India, secondo la World Steel Association).
In anticipo di due anni, la Cina ha raggiunto lo scorso anno il suo obiettivo di tagli alla produzione per 150 milioni di tonnellate.