Oggi 7 agosto, sulla Dalian Commodity Exchange (DCE), i prezzi del coke (principale contratto J1801) hanno aperto a quota 2.005 yuan/t e chiuso a 2.047 yuan/t, ovvero il 2,3% in più rispetto al prezzo di regolamento quotidiano del precedente giorno di negoziazione, il 4 agosto. Sempre sulla DCE, i prezzi dei future sul minerale di ferro (I801) hanno aperto a 549 yuan/t e chiuso a 564 yuan/t, facendo registrare un incremento del 3,01% rispetto al precedente prezzo di regolamento di 547,5 yuan/t.
Sempre in data odierna, i prezzi dei future sul tondo (principale contratto RB1710) sulla Shanghai Futures Exchange (SHFE) hanno aperto a 3.880 yuan/t e chiuso a 4.079 yuan/t, ovvero il 6,42% in più rispetto allo scorso 4 agosto. I prezzi dei future sui coils laminati a caldo (principale contratto HC1710) hanno aperto a 3.893 yuan/t e chiuso a 4.030 yuan/t, crescendo del 4,49% rispetto al precedente livello di 3.857 yuan/t.
Di recente, le autorità della provincia cinese di Hebei hanno annunciato che il prossimo inverno gli altoforni di Tanghan, Shijiazhuang e Handan dimezzeranno la propria produzione, mentre l'output delle cokerie sarà ridotto del 30%. La notizia ha generato buone aspettative tra i player di mercato riguardo all'andamento dei prezzi dell'acciaio.
Una settimana fa, il Quotidiano del Popolo, organo del Partito Comunista Cinese, ha pubblicato un articolo in cui ha esortato i produttori siderurgici cinesi a non temere le difficoltà di oggi, e con il quale ha ricordato loro che "ricompense maggiori" si presenteranno in futuro se l'eliminazione della capacità produttiva verrà attuata con successo.