La Cina ha importato 12,26 milioni di tonnellate di carbone da coke nei primi tre mesi di quest'anno, dato in aumento dell'8,94% su base annua, secondo i dati diffusi dalle autorità doganali del paese. Nel solo mese di marzo, le importazioni di carbone da coke sono state pari a 3,7622 milioni di tonnellate, in calo del 23,31% su base annua ma in aumento del 25,97% su base mensile.
Nel primo trimestre, le importazioni di carbone da coke dalla Russia sono state pari a 3,33 milioni di tonnellate, un volume in crescita del 27,2% su base annua. Con l'invasione dell'Ucraina e le conseguenti sanzioni contro Mosca e l'impossibilità di pagare in dollari americani, la Russia si è concentrata sulle esportazioni verso la Cina, a prezzi scontati e con pagamenti in valuta cinese. Inoltre, a partire da maggio, i volumi di carbone russo indirizzati al mercato cinese cresceranno ulteriormente grazie a pagamenti resi più facili.
Nei primi tre mesi di quest'anno, le importazioni cinesi di carbone da coke dalla Mongolia sono ammontate a 2,1 milioni di tonnellate, in calo tendenziale del 65% a causa delle rigide misure anti-Covid. Il volume complessivo delle importazioni nel 2022 potrebbe essere inferiore a quello registrato nel 2021, sempre a causa delle restrizioni.
Nel frattempo, le importazioni di carbone da coke da Stati Uniti, Australia e Canada si sono attestate rispettivamente a 2,587 milioni di tonnellate, 2 milioni di tonnellate e 1,59 milioni di tonnellate nel primo trimestre.