Secondo i dati mensili di import ed export divulgati dalle autorità doganali cinesi, nel mese di settembre la Cina ha importato 370.000 tonnellate di acciai semilavorati, registrando un forte aumento, pari al 417,9% su base annua (148,4 punti percentuali in più rispetto alla variazione registrata ad agosto). Inoltre, questa tendenza di crescita continuerà fino alla fine dell’anno, dato che le dogane cinesi hanno già confermato grandi quantitativi di billette e bramme per le spedizioni di novembre.
Gli ultimi acquisti di billette da Malaysia e India sono stati portati a termine negli ultimi sette giorni. Si è parlato anche di ordini dalla regione CIS, smentiti però da numerose fonti. L’ultima quotazione registrata si è attestata attorno ai 400 $/t CFR. Alcuni trader sostengono che per gli ordini di grandi quantitativi i prezzi si aggirano sui 390-395 $/t CFR. L’ultimo ordine di bramme d’importazione è stato chiuso a 370-380 $/t CFR Cina.
Come riportato precedentemente da SteelOrbis, il boom dell’import di semilavorati è collegato agli elevati livelli delle quotazioni locali: billette e bramme straniere arrivano a costare fino a 20 dollari la tonnellata in meno.
Nei primi nove mesi del 2019 il paese asiatico ha importato in totale 1,37 milioni di tonnellate di semilavorati, il 53,1% in più su base annua, 31,2 punti percentuali in più rispetto alla variazione di gennaio-agosto. Se negli ultimi mesi dell’anno le importazioni rimarranno attorno alle 200.000 tonnellate mensili, il volume totale del 2019 arriverà a toccare i 2 milioni di tonnellate. Secondo alcune fonti l’import a novembre e dicembre sarà addirittura superiore alle 300.000 tonnellate mensili, andando a superare i 2 milioni di tonnellate complessivi.