Nei primi otto mesi del 2019 la Cina ha importato un totale di 170.000 tonnellate di rottame, dato in diminuzione dell’83,1% rispetto allo stesso periodo del 2018, 1,1 punto percentuale superiore rispetto al tasso negativo registrato nel periodo gennaio-luglio.
In particolare, nel mese di agosto la Cina non ha importato alcuna tonnellata di rottame. A partire dal 1° luglio di quest’anno, rottame di ghisa, di altri acciai legati, di banda stagnata e di ferro e acciaio prodotti in processi meccanici (tornitura, piallatura, fresatura, rettifica, taglio, punzonatura), rottame in ferro e acciaio per lingotti di colata sono stati spostati in categorie di importazione “ristrette” di rifiuti solidi che possono essere utilizzati come materie prime, rispetto alle precedenti categorie non soggette a restrizioni. Secondo la nuova politica, tutti gli importatori di rottami metallici in Cina dovranno essere in possesso di autorizzazioni approvate trimestralmente prima di ricevere qualsiasi materiale.
La Cina ha esportato 65 tonnellate di rottame nell’ottavo mese di quest’anno, il 96,2% in meno su base annua, 0,4 punti percentuali in più rispetto al calo registrato a luglio.
Nel periodo da gennaio ad agosto il paese asiatico ha esportato 2.401 tonnellate di rottame, il 99,3% in meno su base annua.