In Cina a settembre, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, le importazioni di acciai finiti sono diminuite, mentre l'export è cresciuto stando agli ultimi dati diffusi dalle autorità doganali locali.
Le importazioni sono ammontate a 1,256 milioni di tonnellate, il 56,4% in meno su base annua, nonostante un incremento del 18,2% su base mensile. L'export si è attestato a 4,92 milioni di tonnellate, facendo registrare un incremento del 28,5% su base annua ma un calo del 2,63% rispetto al mese precedente. Questo rallentamento è dovuto in parte alla revoca del rimborso del dazio sulle esportazioni di coils a frezzo e zincati a caldo entrata in vigore lo scorso agosto. A settembre la produzione è diminuita nel complesso e l'export non ha rappresentato una priorità per numerose acciaierie.
Prendendo in considerazione il periodo gennaio-settembre, la Cina ha importato 10,716 milioni di tonnellate di acciai finiti, ovvero il 28,9% in meno su base annua. Il calo è stato di 6,5 punti percentuali superiore rispetto a quello registrato nei primi otto mesi dell'anno. Allo stesso tempo, le esportazioni di acciai finiti sono cresciute del 31,3% rispetto ai primi nove mesi del 2020, ammontando a 53,024 milioni di tonnellate.