Secondo quanto riferito dalla China Iron and Steel Association (CISA), al 29 febbraio le scorte di minerale ferroso di importazione presso i porti cinesi erano pari a 122 milioni di tonnellate, facendo registrare un calo dell'1,48% rispetto al 31 gennaio. La domanda e l'offerta nel mercato del minerale di ferro sono rimaste sostanzialmente stabili.
Sempre secondo i dati CISA, al 6 marzo l'indice Composite Steel Price Index (CSPI) era a 99,61 punti percentuali, in calo del 8,4% su base annua. Tuttavia, il prezzo import del minerale di ferro è ammontato a 88,6 $/t, in aumento di 4,45 $/t o del 5,29% su base annua e di 5,21 $/t o del 6,26% su base mensile. Il divario tra i due prezzi indica che probabilmente i prezzi del minerale di ferro scenderanno fino a raggiungere livelli più ragionevoli.
A febbraio la produzione media giornaliera di acciaio grezzo dei produttori membri CISA è ammontata a 1,8624 milioni di tonnellate, dato in calo del 5,44% rispetto al livello medio registrato a gennaio. Sebbene in Cina la diffusione del coronavirus sia ora sotto controllo, la ripresa su vasta scala delle attività di costruzione e di produzione degli utenti a valle richiederà ancora del tempo e dunque la produzione di acciaio vedrà una lenta crescita oppure un declino. Da ciò consegue che la domanda di minerale di ferro resterà contenuta. Inoltre, è probabile che i produttori siderurgici riducano la produzione per far fronte all'indebolimento domanda. In conclusione, la CISA prevede una diminuzione dei prezzi del minerale di ferro nel prossimo periodo.