Dopo essere cresciuti a luglio, i prezzi dell'acciaio in Cina sono calati leggermente ad agosto a causa di un indebolimento della domanda. A rilevarlo è la China Iron and Steel Association (CISA) in un rapporto pubblicato questa settimana. Secondo l'associazione, ci sono una serie di fattori dei quali gli operatori del mercato cinese degli acciai finiti devono tenere conto nel prossimo periodo.
Innanzitutto, le scorte di acciai finiti sono diminuite recentemente. Il 10 settembre le scorte delle imprese siderurgiche di medie e grandi dimensioni in venti città della Cina ammontavano a 11,38 milioni di tonnellate, volumi in calo di 360.000 tonnellate o del 3,1% rispetto al 31 agosto e in contrazione dell'8,4% rispetto a un anno prima.
Nel periodo 1-10 settembre la produzione media giornaliera dei membri CISA è ammontata a 2,0449 milioni di tonnellate, lo 0,38% in meno rispetto al periodo 21-31 agosto. L'output di acciaio grezzo è diminuito gradualmente, tuttavia allo stesso tempo è scesa anche la domanda sia sul mercato interno cinese sia all'estero.
Per finire, il 31 agosto l'indice dei prezzi dell'acciaio composito (CSPI) ha evidenziato un ribasso del 14,97% su base mensile e un rialzo del 24,97% su base annua, ammontando a 152,3 $/t. Nonostante i prezzi del minerale ferroso di importazione siano calati fortemente, quelli del coking coal si sono impennati, il che ha determinato costi di produzione relativamente elevati che hanno impedito eccessive riduzioni nei prezzi alla produzione.
Secondo le previsioni della CISA, i prezzi dell'acciaio in Cina dovrebbero oscillare all'interno di un intervallo piuttosto ristretto questo mese. Infatti, a dispetto dei cali di produzione dovuti ai tagli imposti dal governo di Pechino, che farebbero pensare a rialzi di prezzo, la domanda dovrebbe restare ridotta.