La situazione nel mercato siderurgico «è oggi molto critica, tanto che diverse imprese sono a rischio chiusura». Lo ha affermato Alessandro Banzato, presidente di Federacciai, a proposito della recente impennata dei prezzi dell'energia e del gas. «Se non si interviene subito per provare a mitigare un costo dell'energia ormai insostenibile non solo per le famiglie ma anche e soprattutto per le imprese, il grande rischio è quello che molte si fermino e che non si riesca ad agganciare la ripresa che stiamo provando a cavalcare» ha detto il numero uno della federazione che rappresenta le imprese siderurgiche italiane.
«Il problema – ha continuato – come giustamente ha ricordato oggi Matteo Salvini, riguarda tutti gli italiani e le loro famiglie ma, sottolineo, anche tutte le imprese energivore come le nostre, aziende che sono alla base della produzione manifatturiera nazionale, storicamente asse importante dell'economia del nostro paese. Urge quindi che Draghi apra un tavolo di lavoro e di discussione per trovare nel più breve tempo possibile delle soluzioni fattive e adatte a risolvere o quanto meno a contenere tale problematica».
Ieri, complici i minori flussi di gas russo nel gasdotto Jamal-Europa in direzione Germania, i prezzi del gas in Europa hanno toccato un nuovo massimo storico. Il benchmark Ttf, dopo aver toccato il record assoluto superando i 162 euro/MwH, è salito ulteriormente raggiungendo i 180,5 euro/Mwh.