Il blocco del canale di Suez, dove martedì la nave portacontainer Ever Given si è incagliata diagonalmente, rischia di durare più di quanto le autorità egiziane e gli operatori di mercato potessero immaginare. Gli sforzi per disincagliare la nave battente bandiera di Panama sono stati infatti vani fino ad ora e decine di altre unità si sono ammassate su entrambi i capi del canale creando un enorme intasamento al traffico navale. Lo stop rischia di avere un grave impatto sul commercio mondiale, tenuto conto del fatto che dal canale di Suez passa circa il 30% del traffico mondiale di portacontainer di grandi dimensioni.
Se ieri era stato ipotizzato un rapido ritorno alla normalità, oggi molti operatori sostengono che le operazioni di disincaglio potrebbero richiedere giorni o addirittura settimane. Otto rimorchiatori inviati dall'Autorità del Canale di Suez (SCA) sono attualmente impegnati nel tentativo di trascinare la nave in panne fuori dal letto del canale. Sembra che sia impossibile muovere una nave delle dimensioni della Ever Given – 220mila tonnellate e 400 metri di lunghezza – senza prima aver rimosso il carico a bordo, pertanto sarà prima necessario trasferire i container dalla nave insieme alle forniture di carburante e acqua.
Secondo alcune fonti, ci sarebbero già stati tentativi di aumento delle tariffe di nolo. Intanto, alcune nave starebbero pensando di cambiare rotta per completare le proprie consegne. In ogni caso, la maggior parte degli operatori si aspetta un aumento dei costi di trasporto nonché un peggioramento dei ritardi nelle consegne ai porti.