Caleotto, conclusa con successo la prima fase della joint venture Duferco-Feralpi

mercoledì, 15 maggio 2019 16:36:44 (GMT+3)   |   Brescia
       

Caleotto, la joint venture paritetica tra Duferco Italia Holding e Feralpi Siderurgica, ha presentato in conferenza stampa il nuovo calibratore avviato nei mesi scorsi nello stabilimento di Lecco. Si tratta di un calibratore quattro passi fornito dalla tedesca SMS Meer, che permetterà di ampliare la gamma produttiva e di migliorare la qualità superficiale e le tolleranze dimensionali della vergella, consentendo alla società di attirare nuovi clienti. È inoltre il primo calibratore di questo tipo installato in Italia.

“Sono passati quattro anni dalla costituzione di Caleotto – ha raccontato Domenico Campanella, presidente della società –. Con una punta di orgoglio possiamo dire che si chiude per noi la prima fase della storia della joint venture Duferco-Feralpi. L’obiettivo era quello di rivalutare e riportare agli antichi splendori un’azienda che nel 2015 era stremata ed era arrivata a produrre acciai comuni di medio e basso livello. La nostra sfida era inoltre quella di competere in un mondo abituato ad acciai da altoforno. Bilancio alla mano, possiamo dire di aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo fissati”.

“Si è trattato di un’operazione di filiera – ha ricordato Lorenzo Angelini, amministratore delegato di Caleotto –. Un contributo importante è stato fornito dagli investimenti dei nostri azionisti sugli impianti di Duferco Italia Holding e di Acciaierie del Gruppo Feralpi, che hanno elevato in maniera sensibile la qualità del semiprodotto, le billette, che lavoriamo a Lecco”.

Nel 2018 il fatturato dell’azienda è cresciuto del 7,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 98 milioni di euro. Il margine operativo lordo è ammontato a 6,6 milioni, in crescita rispetto ai 4 del 2017. Gli investimenti erogati hanno raggiunto i 13,2 milioni di euro, portando il totale degli investimenti del triennio 2016-2018 a circa 20 milioni di euro.

La produzione di Caleotto ammonta oggi a circa 200.000 tonnellate di vergella per impieghi speciali, a basso, medio e alto carbonio, con utilizzi che spaziano dagli acciai per molle alla viteria e al filo per saldatura. Lo stabilimento lecchese ha superato la soglia dei 100 dipendenti.

Guardando al futuro, il presidente e l’amministratore delegato di Caleotto hanno parlato dell’intenzione di sviluppare attività di partnership con i clienti dell’azienda per fornire loro acciai sempre più conformi alle loro esigenze. Campanella e Angelini hanno inoltre dichiarato di voler aggredire i mercati esteri, in particolare la Germania, un’idea che l’azienda coltiva fin dalla sua acquisizione; sostanzialmente per via della forza del mercato tedesco, ma in parte anche a causa di una certa preoccupazione rispetto ad alcuni competitor italiani, in particolare ABS. Riguardo ai primi mesi del 2019, si è registrata una flessione della domanda, seppur non particolarmente forte. Caleotto sta lavorando con due squadre su 12 turni settimanali e punta ad assumere 6-7 persone: un obiettivo che tuttavia non sarà raggiunto nell’immediato, poiché al momento la situazione di mercato non lo consente.