Vale ha dichiarato che in seguito al disastro di Brumadinho, che finora ha provocato la morte di 134 persone, un tribunale locale ha ordinato alla società di interrompere le attività di diverse dighe di minerale di ferro, tra cui la diga di Laranjeiras, situata presso la miniera di Brucutu, la più grande nello stato del Minas Gerais.
La decisione del tribunale impedisce a Vale di utilizzare le seguenti dighe: Laranjeiras, Menezes II, Capitão do Mato, Dique B, Taquaras, Forquilha I, Forquilha II e Forquilha III.
Vale ha riferito che alcuni di questi impianti sono simili alla diga crollata a Brumadinho, aggiungendo che l’arresto delle operazioni presso Laranjeiras, che dovrebbe essere “provvisorio”, causerà la perdita di circa 30 milioni di tonnellate di capacità e comprometterà tra l’80% e il 90% della capacità totale di minerale di ferro di Brucutu.
La società brasiliana ha affermato che alcune tra le dighe colpite dal provvedimento sono in realtà “strutture convenzionali” volte a contenere sedimenti, senza avere la funzione di dighe di “contenimento”.
Vale intende fare ricorso contro la decisione, poiché sostiene che “manca un fondamento tecnico”. Secondo la società, tutte le dighe hanno l’autorizzazione e “non esiste motivo che possa giustificare la sospensione delle operazioni in nessuno di questi impianti”.