Gli otto dipendenti di Vale arrestati in seguito al disastro di Brumadinho, che ha causato la morte di almeno 176 persone, dovranno rimanere in carcere.
Un tribunale dello stato del Minas Gerais ha negato la scarcerazione degli otto dipendenti in base a una richiesta di habeas corpus, legge che impedisce la detenzione di una persona senza che abbia subito un regolare processo. L’incarcerazione è provvisoria.
Gli otto accusati sono stati arrestati il 15 febbraio, e sono direttamente coinvolti nella sicurezza e nella stabilità della diga crollata il 25 gennaio. Tra le persone arrestate, quattro sono dirigenti, due dei quali con ruoli esecutivi, mentre gli altri quattro sono impiegati nelle aree tecniche.
Il giudice che ha negato la richiesta di habeas corpus ha dichiarato che i motivi della reclusione sono ben fondati. Tra i documenti in possesso del tribunale vi è una e-mail di TUV SUD in cui si indicava che la diga non aveva passato il test di stabilità del 13 agosto 2018. Al tempo, i tecnici di TUV SUD avevano affermato di non essere in grado di attestare la sicurezza della struttura.