Il presidente brasiliano Michel Temer ha firmato questa settimana due decreti nel tentativo di aggiornare e modernizzare lo statuto minerario della nazione, approvato 50 anni fa e conosciuto come Mining Code.
I due decreti stabiliscono nuove regole per gli operatori minerari affinché paghino al governo la tassa per la compensazione finanziaria delle risorse minerarie (CFEM), nota anche come "tassa sulle miniere".
Ai sensi dei due decreti, le città non produttive che saranno in qualche maniera influenzate dall’attività mineraria come per esempio il trasporto merci, riceveranno il 15% dei ricavi derivanti dalla tassa CFEM.
Le città produttive riceveranno un altro 15% del ricavo derivante dalla tassa CFEM, mentre gli stati e il governo federale riceveranno rispettivamente il 15% e il 10% dei ricavi della tassa.
Lo scorso anno, gli operatori minerari brasiliani, tra cui Vale, hanno pagato complessivamente 1,8 miliardi di real brasiliani in tasse sulle miniere.
I decreti fissano anche requisiti più severi per le aziende minerarie, che saranno obbligate a recuperare le aree degradate.
Il Brasile, tramite questa manovra, punta ad attirare gli investitori e a portare maggiori investimenti nel settore minerario locale, che ospita colossi come il produttore di minerale di ferro Vale.
Le nuove regole consentono inoltre alle società minerarie di utilizzare i loro diritti minerari come garanzia per il finanziamento.
Le regole dovrebbero aumentare gli investimenti e incrementare le domande di finanziamento e di apertura di linee di credito.