Il gruppo indiano Jindal Steel & Power Ltd. (JSPL) ha annunciato la rescissione ufficiale del contratto in essere con il governo boliviano, secondo il quale l'azienda avrebbe dovuto investire 2,1 miliardi di dollari per lo sviluppo di del giacimento di ferro El Mutun e la costruzione di un'acciaieria in Bolivia. La decisione è giunta dopo mesi di serrate trattative e continui ultimatum lanciati sia da JSPL che dal governo locale. JSPL non esclude la possibilità di citare in giudizio la controparte per avere infranto i termini contrattuali.
Secondo il gruppo indiano, nei primi 180 giorni di validità del contatto il governo boliviano non avrebbe fornito i 10 milioni di metri cubi di gas necessari quotidianamente per far funzionare gli impianti in questione. Dalla capitale La Paz sarebbe stato comunicato che la fornitura in questione sarebbe partita nel 2014, e con un volume giornaliero di soli 2,5 milioni di metri cubi.