Jorge Alvarado Dias, amministratore delegato del complesso boliviano di minerale di ferro e acciaio Empresa Siderurgica del Mutum (ESM), ha dichiarato in un comunicato che il progetto ha raggiunto un livello di avanzamento del 92%, contro l’87% di un mese fa.
Ha aggiunto che in agosto si concluderà la costruzione di sei dei suoi sette impianti, che inizieranno le operazioni a settembre. Tali impianti sono quelli di concentrazione, pellettizzazione, conversione dell’acciaio, laminazione e servizi energetici/ausiliari.
L’impianto di riduzione diretta inizierà la produzione nel febbraio 2025, mentre i sette impianti, nel complesso, dovrebbero iniziare a produrre prodotti finiti in acciaio nel marzo 2025.
Secondo Dias, l’ESM genererà 700 posti di lavoro diretti e altri 2.000 indiretti, riducendo della metà le importazioni boliviane di prodotti siderurgici, con un conseguente risparmio di 200 milioni di dollari all’anno sulle riserve valutarie del Paese.
A pieno regime, ESM produrrà 200.000 tonnellate di tondo e vergella e 800.000 tonnellate di minerale di ferro all’anno.
Dias invita le industrie ad avviare attività nelle vicinanze del complesso, per produrre chiodi, viti, bulloni e dadi, utilizzando la vergella del complesso come materia prima.