Durante la World Recycling Convention organizzata dal Bureau of International Recycling (BIR) a Bangkok dal 27 al 28 ottobre 2025, i leader del settore hanno sottolineato come i cambiamenti nelle dinamiche commerciali globali, le nuove priorità in materia di sostenibilità e gli aggiornamenti statistici sul riciclo dell’acciaio stiano ridefinendo il panorama mondiale del riciclo.
Nel suo intervento inaugurale, Juan Verde, consulente dei precedenti presidenti statunitensi Biden, Obama e Clinton, ha dichiarato che il mondo si trova oggi «a un bivio storico», in cui le vecchie regole commerciali non sono più applicabili. Verde ha individuato tre principali forze che stanno rimodellando il settore del riciclo: l’ascesa della Cina, la rivalità tecnologica e il protezionismo, e una nuova definizione di sostenibilità. Ha inoltre spiegato che la competizione geopolitica per le risorse, unita ai progressi in ambito di intelligenza artificiale, calcolo quantistico e biotecnologie, trasformerà le industrie globali e accrescerà la domanda di materiali riciclati. Verde ha aggiunto che le politiche protezionistiche, come il cosiddetto “friend-shoring”, spingeranno i Paesi a investire maggiormente nelle proprie capacità di riciclo per rafforzare la sicurezza delle catene di approvvigionamento.
Nel corso della riunione della Divisione Ferro del BIR, Rolf Willeke, consulente statistico della divisione, ha presentato i principali risultati dell’aggiornamento di gennaio-giugno 2025 della 16ª edizione del rapporto World Steel Recycling in Figures. Secondo le stime del BIR, ogni anno vengono utilizzati circa 630 milioni di tonnellate di acciaio riciclato, con un risparmio di 950 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica e un significativo risparmio di energia e risorse.
Per quanto riguarda l’acciaio prodotto tramite riduzione diretta (DRI), Willeke ha evidenziato l’importanza di seguire le tendenze globali: nel primo semestre 2025, la produzione mondiale di DRI è aumentata del 4,3% su base annua, raggiungendo 64,2 milioni di tonnellate. I due principali produttori sono stati l’India, con 29,2 milioni di tonnellate, e l’Iran, con 16,3 milioni di tonnellate.
Utilizzo dell’acciaio riciclato in calo a livello globale
Nel primo semestre del 2025, il consumo globale di acciaio riciclato nelle principali regioni è diminuito del 6,9% su base annua, attestandosi a 235,96 milioni di tonnellate, pari al 76% della produzione mondiale di acciaio. L’utilizzo di acciaio riciclato è calato in Cina, UE-27, Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, mentre è cresciuto in India e Turchia.
- Cina: 109,01 milioni di tonnellate (-11,4%), resta comunque il primo utilizzatore mondiale;
- UE-27: 39,4 milioni di tonnellate (-4,2%);
- USA: 26,7 milioni di tonnellate (-9,1%);
- Giappone: 14,9 milioni di tonnellate (-6,7%);
- Corea del Sud: 10,24 milioni di tonnellate (-11,3%);
- India: 19,65 milioni di tonnellate (+15,3%);
- Turchia: 16,05 milioni di tonnellate (+2,2%).
La quota di acciaio riciclato sulla produzione totale di acciaio grezzo è stata pari al 21,2% in Cina, al 24,5% in India, al 33,4% in Corea del Sud, al 36,7% in Giappone, al 60,2% nell’UE-27, al 66,4% negli Stati Uniti e all’87,7% in Turchia.
Commercio di acciaio riciclato
La Turchia si è confermata il principale importatore mondiale, con 9,4 milioni di tonnellate di acciaio riciclato, provenienti principalmente da Stati Uniti e Paesi Bassi. L’India si è classificata al secondo posto con 4,58 milioni di tonnellate.
L’UE-27 è rimasta il principale esportatore, con 8,3 milioni di tonnellate di acciaio riciclato esportate nel primo semestre, seguita dagli Stati Uniti con 6 milioni di tonnellate. Le esportazioni sono cresciute in modo significativo in Filippine (+19,5%), Messico (+27,4%) e Singapore (+32,6%), mentre si sono ridotte per Regno Unito (-25,4%), Australia (-46,8%) e Canada (-13,2%).
Sia l’Unione europea che gli Stati Uniti si sono mantenuti esportatori netti, con un surplus rispettivamente di 5,8 milioni di tonnellate e 3,8 milioni di tonnellate. I prezzi all’export in entrambe le regioni hanno seguito un andamento pressoché parallelo durante la prima metà del 2025.