Il gruppo minerario australiano BHP Billiton ha annunciato i risultati finanziari relativi alla prima metà dell’anno finanziario 2017/18, terminata il 31 dicembre.
La società ha registrato un utile netto di 4,05 miliardi di dollari nei primi sei mesi dell’anno finanziario 2017/18, rispetto all’utile netto di 3,02 miliardi di dollari registrato nello stesso periodo dell’anno finanziario precedente, mentre i ricavi si sono attestati a 21,77 miliardi di dollari, aumentando del 16% su base annua.
Andrew Mackenzie, amministratore delegato di BHP, ha dichiarato che nel periodo in questione i prezzi più elevati delle materie prime e una solida performance operativa hanno generato un flusso di cassa libero di 4,9 miliardi di dollari, utilizzato per ridurre ulteriormente il debito netto. Secondo Mackenzie, BHP è sulla strada giusta per ottenere ulteriori 2 miliardi di dollari di aumenti di produttività entro la fine dell’anno finanziario 2019, in quanto sono stati garantiti miglioramenti sotto il profilo sia della produttività operativa che della produttività del capitale, aiutati da una più efficiente applicazione della tecnologia lungo tutta la catena del valore.
Nel frattempo, il programma di investimenti in conto capitale di BHP rimane focalizzato su opportunità ad alto rendimento e basso rischio, in commodity dove intuisce ci sia il maggior potenziale. La società mantiene l’obiettivo di massimizzare il flusso di cassa, preservare la disciplina di bilancio e aumentare il valore e il rendimento per gli azionisti.