Benedetti (Danieli): "Finito il periodo dei protezionismi punteremo su acciaierie regionali"

venerdì, 06 ottobre 2017 10:38:55 (GMT+3)   |   Brescia
       

Se la moda Trump ("America First") continuerà, con protezioni doganali, i prezzi dell'acciaio aumenteranno. È l'opinione espressa da Giampietro Benedetti, presidente del gruppo Danieli, a margine del quarto Danieli Innovaction Meeting, tenutosi il 4 ottobre a Buttrio con la partecipazione di 600 operatori di 70 paesi del mondo.

Benedetti ha tracciato una breve storia della domanda dell'acciaio, partendo dal 1950, con la parabola di crescita successiva alla Seconda Guerra Mondiale, per passare alla seconda metà degli anni '70, caratterizzati da un lungo periodo di "new normal" e alla conseguente riduzione delle aziende costruttrici di impianti, fino ad arrivare dal 2000 in poi alla "rivoluzione cinese", con un aumento fino al 2015 dei consumi. Riguardo al futuro, secondo il presidente di Danieli vi sarà un ritorno all'economia frugale o circolare, fondata sul riutilizzo: "Siamo convinti di essere, per quanto riguarda l'acciaio, in un nuovo periodo di "new normal" - ha spiegato Benedetti -. Da qui al 2035, si prevede un aumento del consumo dell'acciaio dell'1% l'anno, che equivale all'ultimo "normal period" dal 1975 al 2000. Avremo quindi un'economia più frugale e noi dobbiamo attrezzarci pensando che l'economia andrà avanti con questo trend. Intanto godiamoci questo periodo facilitato anche dai dazi doganali imposti dagli USA a Cina e altri paesi esportatori". L'attuale periodo di protezione doganale non potrà durare per sempre. Quando finira, si assisterà ad una contrazione dei mercati che porterà Danieli a puntare non tanto sui grandi impianti, ma piuttosto su "acciaierie regionali", a misura di mercati più piccoli.


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