Bacchus al meeting annuale di Worldsteel: l'industria siderurgica deve prepararsi allo scontro tra cambiamento climatico e commercio

mercoledì, 18 ottobre 2017 14:55:06 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Durante la sessione relativa alle riflessioni sui futuri scenari all’interno della 51a riunione generale di worldsteel (World Steel Association), svoltasi a Bruxelles il 16 e 17 ottobre, è intervenuto James Bacchus, professore di affari globali e direttore del Centro per lo sviluppo economico e delle opportunità ambientali dell’Università della Florida Centrale, nonché ex presidente dell’organo di appello della World Trade Organization (WTO).

Il prof. Bacchus ha iniziato la sua presentazione affermando di essere stato tra i primi a sostenere la necessità di affrontare il cambiamento climatico, e di aver familiarità con le questioni commerciali grazie alla sua esperienza di giudice all’interno del WTO. Ciò gli ha permesso di osservare la questione del cambiamento climatico contro quella commerciale da entrambi i punti di vista. Attualmente, ha affermato, cambiamenti climatici e commercio sono mondi separati. Ci stiamo avvicinando ad una collisione legale, e le conseguenze a livello mondiale saranno significative. Perché ciò? La sua risposta è stata che l’accordo sul clima di Parigi non ha un meccanismo di composizione delle controversie, e nemmeno ha dato una forma alla risposta che può essere data rispetto ad un qualsiasi problema. Inoltre, la maggior parte dei paesi firmatari dell'accordo sono anche membri del WTO. Di conseguenza, ha spiegato, ci si troverà nella seguente situazione: con l’accordo di Parigi, un paese intraprenderà azioni che rientrano nell’ambito del WTO, un altro farà la stessa cosa in risposta, quindi la questione diventerà un problema di legislazione internazionale; chi sarà chiamato a giudicare? La risposta è: l'organo di appello della WTO, che avrà il compito di definire la corretta linea tra commercio e cambiamento climatico.

L’acciaio può essere una delle prime commodities coinvolte in un caso del genere, ha continuato il prof. Bacchus, che pertanto ha consigliato all'industria siderurgica di lavorare a qualche tipo di nuova regolamentazione che prenda in considerazione queste circostanze speciali.

Il prof. Bacchus ha infine riservato parole dure nei confronti delle attuali politiche commerciali degli USA, dichiarando che nemmeno i loro responsabili sono in grado di spiegarle. Secondo il professore, al momento negli USA non vi è una leadership razionale o prevedibile sui temi dell’acciaio e del commercio. La situazione deve essere monitorata poiché potrebbe portare ad azioni da parte della WTO o a reazioni ritorsive che potrebbero distruggere la sicurezza di tutti al'’interno dell'industria siderurgica. 


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