A ottobre di quest'anno il mercato italiano dell'auto ha registrato un deciso arretramento rispetto allo stesso meso dello scorso anno. Le immatricolazioni sono scese infatti del 35,7%, ammontando a 101.015 unità. Lo ha comunicato il Ministero dei Trasporti, aggiungendo che nei primi dieci mesi del 2021 le immatricolazioni sono state 1.266.629, in aumento del 12,7% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il confronto con il 2019 evidenzia tuttavia una perdita di quasi 360.000 autovetture (il 22% in meno).
«I provvedimenti estemporanei varati a più riprese dal Governo, secondo una logica tipicamente emergenziale e con fondi sempre largamente insufficienti, non riescono ad incidere con efficacia sulla ripresa del mercato», è stato il commento dell'Unrae, l'Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri aderente a Confcommercio.
«Non ci stancheremo di ripetere che gli incentivi per l'ecobonus debbono essere rifinanziati seguendo una strategia di lungo periodo. Ciò che deve guidare le scelte – ha dichiarato il presidente Michele Crisci – è una logica basata sulla transizione, sul percorso di decarbonizzazione e sullo svecchiamento del parco circolante. Dobbiamo imparare dai fatti e dall’esperienza, non servono interventi "stop & go"».
Il quadro è aggravato dalla continua carenza di componenti su scala mondiale, nello specifico semiconduttori, che sta mettendo in ginocchio le consegne. L'Unrae prevede per quest'anno un calo delle immatricolazioni pari al 21,7%, cioè 417.000 auto in meno rispetto al 2019, per un totale di circa 1.600.000 unità.