Auto, in Italia nuovo crollo delle immatricolazioni ad aprile

martedì, 03 maggio 2022 16:31:40 (GMT+3)   |   Brescia
       

Quello di aprile 2022 è stato un altro mese nero per il mercato automobilistico italiano. Il Ministero delle Infrastrutture ha reso noto infatti che le immatricolazioni di autovetture sono calate di circa il 33% su base annua, ammontando a 145.243 unità. Quanto ai primi quattro mesi dell'anno, il comparto ha registrato un crollo del 26,5% rispetto al corrispondente periodo del 2021. 

La situazione non può che aumentare le preoccupazioni degli operatori del settore. Paolo Scudieri di Anfia, l'associazione nazionale della filiera dell'industria automobilistica, ha affermato che «sul trend negativo delle immatricolazioni pesa sempre più l'attesa dell'effettiva entrata in vigore degli incentivi all'acquisto di veicoli – auto e moto – elettrici, ibridi e a basse emissioni definiti dal Dpcm firmato lo scorso 6 aprile (650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024), da cui ancora ci separano la registrazione della Corte dei conti, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l'aggiornamento della piattaforma web dell'ecobonus. Per evitare ulteriori danni al mercato – ha continuato –, è necessario accelerare il più possibile questo processo, così da stimolare la ripresa della domanda, già fortemente penalizzata dai rallentamenti nell'approvvigionamento di materie prime e componenti e, quindi, dei processi produttivi».

Anche secondo l'Unrae, l'associazione che rappresenta le case automobilistiche estere, il ritardo dell'attuazione del decreto sugli incentivi sta appesantendo il già notevole crollo delle immatricolazioni. Il presidente Michele Crisci ha dichiarato che questa lunga attesa «sta logorando il mercato ormai dall'inizio dell'anno; c'è da sperare che già nei prossimi giorni si provveda a pubblicare il necessario Dpcm sugli incentivi, atto necessario a risollevare la curva delle immatricolazioni che da troppi mesi è orientata verso il basso».

Dello stesso avviso anche Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la federazione dei concessionari auto. «L'operatività degli incentivi – ha spiegato – è ancora in sospeso, e in una situazione in cui il mercato è sostanzialmente fermo, con una perdita di circa 156.800 pezzi rispetto al primo quadrimestre 2021, non riusciamo a capitalizzare le già basse intenzioni di acquisto della clientela che visita i nostri saloni: è a rischio la tenuta dei nostri bilanci e la sopravvivenza stessa delle nostre imprese». Per De Stefani Cosentino «è necessario velocizzare la messa a disposizione dei fondi stanziati dal Governo, dissolvendo in parte quell'incertezza che da inizio anno domina il settore e le vendite di veicoli green».


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