Assofermet, Convegno autunnale 2024: l’intelligenza artificiale come risorsa, anche per le aziende siderurgiche

venerdì, 27 settembre 2024 14:08:42 (GMT+3)   |   Brescia

Nella giornata di ieri, 26 settembre, si è svolto presso il Grand Hotel Villa Torretta a Sesto San Giovanni il Convegno autunnale di Assofermet, l’associazione di categoria che rappresenta le imprese italiane dei settori siderurgico, del rottame, dei metalli e della ferramenta. Durante l’evento, esperti di vari settori hanno illustrato le potenzialità dell’intelligenza artificiale e come questo strumento può essere trasformato da sfida a risorsa.

In apertura, Cinzia Vezzosi, presidente di Assofermet, ha illustrato come nell’ultimo anno le grandi potenze mondiali abbiano investito molto nello sviluppo dell’intelligenza artificiale: «Nel 2023 gli Stati Uniti hanno destinato 67 miliardi di dollari all’intelligenza artificiale, la Cina 8 miliardi, e l’Europa ha distribuito un investimento simile su un arco di cinque anni. L’IA pone ancora oggi sfide etiche rilevanti, ma il nostro obiettivo è di avvicinarla alle imprese, trasformandola da ostacolo a risorsa. Se ben utilizzata, questa tecnologia può incrementare la produttività e ottimizzare i processi aziendali, rendendoci più competitivi».

Nel corso della mattinata si sono svolti due panel di confronto, in cui esperti di geopolitica, di consulenza aziendale e di sviluppo tecnologico si sono confrontati su come l’IA si stia inserendo in uno scenario mondiale sempre più variegato e instabile, con la mediazione di Giampaolo Rossi, CEO e Founder della Fabbrica di Lampadine.

In particolare le tecnologie di AIM (Artificial Intelligence Monitoring) portate dalla CEO Giusi Fiorentino e quelle di Danieli Automation Group illustrate dall’R&D Manager Loris Busolini potrebbero rappresentare un valido supporto per le aziende del settore siderurgico.

AIM, infatti, sviluppa software specifici basati sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale che permettono di monitorare lo stato di salute dei macchinari industriali e valutare lo stato di usura dei vari componenti, riuscendo così a individuare il momento più adatto per eseguire sostituzioni dei pezzi usurati ed evitare guasti o blocchi degli impianti.

Danieli Automation Group, invece, ha portato alcuni esempi di tecnologie da applicare nella produzione di acciaio da forno elettrico. «Nella prima fase di condizionamento del rottame», ha spiegato Busolini, «sistemi intelligenti aiutano gli operatori a individuare oggetti non processabili per poterli eliminare. In seguito, nei parchi rottame, aiutano a classificare la tipologia del rottame in conformità con la richiesta dell’ordine e anche a definire la composizione delle cariche prima dell’alimentazione del forno». «Una volta avviato il forno, grazie a modelli in grado di predire il comportamento del processo di fusione, vengono suggerite correzioni che lo rendano ripetibile e ne aumentino l’efficienza energetica, elettrica e chimica», ha continuato. In sintesi, questi sistemi aiutano gli operatori a monitorare la situazione dell’impianto e a prendere decisioni corrette in direzione della massimizzazione dell’efficienza.

Alla luce di tutti questi aspetti positivi, comunque, si rilevano ancora margini di miglioramento per l’intelligenza artificiale. Come molti dei relatori hanno sottolineato, infatti, l’IA può migliorare un processo già esistente, ma non è in grado di innovare. La creatività e la capacità di generare idee restano infatti prerogativa dell’essere umano. Gabriele Solarini Paviotti, Account Relationship Leader & Digital Coordinator di Auxiell, ha infatti evidenziato come l’IA non sia ancora in grado di ottenere un panorama complessivo di tutti i processi aziendali per poterli adattare a fattori molto variabili, come, ad esempio, il costo dell’energia.

Se da un lato sono comprensibili le reticenze delle aziende per quanto riguarda l’uso dell’IA, specialmente in termini di sicurezza e salvaguardia dei dati, dall’altro l’Unione Europea ha già realizzato una proposta di legge al riguardo. Brando Benifei, Parlamentare europeo del gruppo S&D e relatore dell’AI Act, la legge europea sull’Intelligenza artificiale, ha infatti dichiarato: «in questa legislatura monitoreremo l’applicazione del Regolamento affinché l’intelligenza artificiale sia una reale opportunità a tutela dei cittadini e delle imprese. Intendiamo creare un contesto di competitività efficace in linea con quanto dichiarato all’interno del rapporto sulla competitività di Mario Draghi. La nostra idea di sviluppo mette al centro le regole a tutela dei consumatori ed è diversa da quella proposta da Cina e Stati Uniti».

In conclusione, comunque, ciò che è emerso dalle testimonianze degli esperti è che le aziende dovrebbero abbracciare il cambiamento portato da questi nuovi sistemi, poiché resistere all’innovazione non serve: come ha affermato Rossi, «il nuovo riuscirà sempre a soppiantare il vecchio».


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