Assofermet Acciai: impatti della salvaguardia UE e calo della domanda nel 2024

martedì, 09 luglio 2024 09:39:51 (GMT+3)   |   Brescia

Il primo semestre del 2024 si è chiuso con una nota negativa per i centri di servizio degli acciai piani al carbonio, segnando un calo significativo nella domanda che si protrae da diversi mesi. È questo quanto emerge nella consueta nota mensile di Assofermet Acciai. Rispetto allo stesso periodo del 2023, i volumi di vendita hanno registrato un calo del 15%, portando a una situazione insostenibile per il settore della pre-lavorazione e distribuzione, caratterizzata da bassa marginalità.

Nonostante la debolezza attuale, alcuni produttori finali mostrano interesse a negoziare lotti di fornitura per il quarto trimestre del 2024 e il primo trimestre del 2025, sperando di beneficiare delle attuali quotazioni basse. Tuttavia, la recente modifica alla Salvaguardia approvata dalla Commissione europea, valida fino a giugno 2026, rischia di impattare negativamente i flussi di materia prima, specialmente per i coils a caldo. Questo cambiamento impone un limite del 15% del volume globale disponibile per ogni paese nella quota “Altri Paesi”.

«La nostra preoccupazione si concentra sia, come detto, sulla mancanza di disponibilità di materia prima e sulla conseguente difficoltà a mantenere le scorte ad un livello adeguato per soddisfare la domanda dei clienti finali e sia sull’inevitabile incremento dei prezzi che i produttori unionali applicheranno, in virtù della ridotta capacità di export delle acciaierie presenti nei paesi colpiti da questo discusso provvedimento» ha dichiarato Assofermet Acciai.

La distribuzione degli acciai piani inossidabili ha attraversato mesi difficili nel tentativo di recuperare i prezzi di vendita, che attualmente non coprono i costi operativi. Le previsioni per luglio di Assofermet Acciai indicano un possibile incremento dei prezzi, con le acciaierie europee ferme sulle loro posizioni. I volumi di vendita rimangono altalenanti, caratterizzati da una domanda apparente debole e da ordini limitati da parte degli utilizzatori finali. La fine dello sciopero in Acerinox potrebbe immettere ulteriore acciaio sul mercato in un momento di domanda debole, complicando ulteriormente la situazione.

Per quanto riguarda i magazzini dal pronto di piani e lunghi al carbonio e inox, giugno ha visto un raffreddamento degli entusiasmi rispetto al mese precedente, con una debolezza negli ordinativi nonostante i volumi annuali siano rimasti stabili. I prodotti piani mostrano stabilità nei volumi, mentre le travi hanno registrato una crescita stagionale. I laminati hanno segnato il passo, con i prezzi dell’acciaio al carbonio stabili e aumenti per l’acciaio inossidabile.

L’incertezza internazionale, influenzata dalla debolezza del mercato tedesco e da vari fattori esogeni, rende il futuro incerto. Luglio si preannuncia complesso, con possibili carenze di alcuni prodotti a causa delle chiusure prolungate delle acciaierie.

La domanda immediata per la banda stagnata rimane invece sostenuta, mentre le richieste su programma sono in stand-by in attesa dei dazi provvisori sull’import dalla Cina. Nel frattempo, sia i prodotti extraeuropei che europei hanno visto un piccolo ritocco al rialzo, indicando un possibile aumento più consistente in arrivo.


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