Nella consueta nota mensile di Assofermet Acciai viene delineato un quadro di incertezza e difficoltà per il mercato siderurgico a settembre 2024. La ripresa delle attività dopo la pausa estiva non ha portato grandi sorprese. La domanda, già debole in primavera ed estate, è ulteriormente peggiorata a causa della crisi economica in Cina e dei dati preoccupanti in Europa. Sebbene il PIL italiano sia ancora positivo, desta preoccupazione la stagnazione della Germania. Ci sono però speranze in un futuro calo del costo del denaro, che potrebbe stimolare la domanda.
A luglio, le vendite hanno subito una contrazione inferiore alle attese, con buone performance per i prodotti laminati a freddo rispetto a quelli a caldo. Ad agosto, invece, molte aziende sono rimaste chiuse, influenzando negativamente la produzione. Le quotazioni siderurgiche mondiali sono calate, e Assofermet teme che i dazi antidumping proposti dall’UE sui Paesi esportatori di acciaio possano aumentare i costi e ridurre la competitività: «Esprimiamo una grande preoccupazione per le possibili conseguenze della miope politica di difesa commerciale della Commissione UE alla luce della recente notifica di investigazione promossa da Eurofer, per l’introduzione di dazi antidumping su Paesi esportatori di coils a caldo quali Giappone, Vietnam, Egitto ed India, peraltro i primi tre già penalizzati dalla istituzione del cap del 15% della quota prevista dalla Misura di Salvaguardia» ha dichiarato Assofermet. «Il maggior costo che gli importatori saranno costretti a sostenere verrà inevitabilmente scaricato sui clienti finali, produttori di componenti e manufatti, minando così il loro già precario livello di competitività nei mercati internazionali».
Nel settore dell’acciaio inossidabile, la domanda rimane bassa, il mercato è incerto e ci sono stati segnali ribassisti anche per il rottame. A settembre, si prevede una maggiore pressione sull’offerta europea, con la Spagna che riprende la piena capacità produttiva.
Nel complesso, il settore siderurgico continua a mostrare debolezza, soprattutto nell’edilizia. Sul fronte internazionale, le tensioni geopolitiche e le elezioni negli Stati Uniti potrebbero influenzare ulteriormente l’economia e il settore siderurgico.
Nel segmento della banda stagnata alcune aziende europee segnalano una riduzione delle quote di produzione, portando a un aumento della domanda per riempire i magazzini.