Il South East Asia Iron and Steel Institute (SEAISI) ritiene che la guerra in corso in Ucraina avrà un impatto limitato sul commercio di acciaio nella regione dell'ASEAN. I paesi dell'ASEAN+6, ha affermato, sono per lo più importatori netti sia di semilavorati sia di prodotti finiti in acciaio. La Russia è una delle principali fonti di acciai semilavorati e di alcuni prodotti finiti in acciaio, in particolare acciai piani, mentre le importazioni dall'Ucraina nella regione dell'ASEAN erano già scarse prima del conflitto.
Secondo il SEAISI, nei primi undici mesi del 2021 le importazioni di billette nella regione sono scese del 12% su base annua a quasi 2 milioni di tonnellate. Il 10% ha avuto per origine la Russia. Le bramme importate nello stesso periodo sono ammontate a 3 milioni di tonnellate, di cui il 20% proveniente dalla Russia. Nel frattempo, le importazioni di bramme dall'Ucraina nello stesso periodo sono ammontate a sole 40.000 tonnellate.
Per quanto riguarda gli acciai finiti, nei primi undici mesi del 2021 le importazioni di barre nell'ASEAN dalla Russia e dall'Ucraina sono state minime. Quanto alle lamiere, le importazioni dall'Ucraina sono diminuite significativamente ammontando a 92.059 tonnellate, mentre quelle dalla Russia si sono attestate a 12.000 tonnellate, il 60% in più su base annua. Parlando di coils laminati a caldo, le importazioni dalla Russia hanno rappresentato solo il 3% del volume totale. Allo stesso tempo, l'import di laminati a freddo da Russia e Ucraina è stato inferiore alle 100 tonnellate. Inoltre, i paesi dell'ASEAN non hanno importato fogli in acciaio rivestito da questi due paesi.
Tenendo conto di tutto ciò, il SEAISI prevede che la guerra russo-ucraina avrà un impatto scarso e limitato nel tempo sui commerci nella regione. L'istituto ha aggiunto che, benché le importazioni di bramme dalla Russia siano piuttosto significative, il paese non è l'unica fonte esistente.