Il Gruppo Arvedi ha annunciato questa settimana un importante benché graduale passaggio generazionale e uno storico riassetto della governance societaria. Il presidente Giovanni Arvedi, 82 anni, ha deciso di preparare il futuro del gruppo siderurgico di Cremona con il rafforzamento delle deleghe al nipote Mario Caldonazzo (53 anni), CEO di Finarvedi. E con l'apertura del cda di Finarvedi spa, holding del Gruppo, a personalità esterne: oltre ai quattro membri interni - il presidente Giovanni Arvedi, il CEO Mario Caldonazzo, il CFO Massimo Polli e il responsabile commerciale Fabio Baldrighi - fanno il loro ingresso tre figure professionali esterne, ossia Claudio Costamagna, Marco Mangiagalli e Carlo Mapelli.
«La scelta - ha dichiarato Arvedi - nasce dalla volontà strategica di avviare un processo di successione graduale in continuità, lasciando al management la gestione operativa delle aziende e mantenendo le decisioni, supportate dai consiglieri, in tema di strategia, ricerca e sviluppo tecnologico, investimenti e operazioni straordinarie. Continuerò a fornire il mio supporto - ha aggiunto - ma servono energie nuove, per il bene e il futuro di un'azienda che in tutta la sua storia non ha mai smesso di innovare».
«Il passaggio di consegne avverrà gradualmente e nei modi adeguati», ha affermato il CEO Mario Caldonazzo. «Lavoro in azienda da oltre vent'anni, a fianco di altri manager molto validi e del presidente Arvedi, che ringrazio per l'ulteriore fiducia riposta in me e nella mia professionalità. Col suo appoggio, l'adozione della nuova governance sarà un processo positivo per l'azienda».