Il colosso mondiale dell'acciaio ArcelorMittal ha annunciato di aver assunto l'impegno di diventare "carbon neutral" a livello di gruppo entro il 2050. Già lo scorso anno ArcelorMittal aveva annunciato l'obiettivo di ridurre le sue emissioni in Europa del 30% entro il 2030.
La società ha identificato due percorsi per portare la produzione di acciaio ad essere "ad emissioni zero". Il primo è il percorso Hydrogen DRI, che utilizza l'idrogeno come agente riducente. Ad Amburgo, dove ArcelorMittal possiede l'unico impianto DRI-EAF operativo in Europa, sarà avviato nel 2023 un impianto "dimostrativo". Il secondo percorso si chiama Smart Carbon ed è incentrato sulla modifica della via dell'altoforno per creare una produzione di acciaio a emissioni zero attraverso l'utilizzo del carbonio circolare. L'avvio dei progetti chiave è previsto per il 2022.
«Stiamo lavorando su varie tecnologie pilota che hanno un potenziale eccellente – ha dichiarato Aditya Mittal, presidente e CFO di ArcelorMittal –. Ad Amburgo, dove possediamo e gestiamo l'unico impianto DRI-EAF in Europa, testeremo non solo la capacità dell'idrogeno di ridurre il minerale di ferro e di formare il DRI, ma testeremo anche quel DRI privo di carbonio nell'EAF nel processo vero e proprio di produzione dell'acciaio».
Mittal ha aggiunto che «se il mondo vuole raggiungere la carbon neutrality entro il 2050, sarà necessario che tutte le parti dell'economia in tutte le regioni del mondo contribuiscano. In qualità di azienda siderurgica leader a livello mondiale, riteniamo di avere la responsabilità di guidare gli sforzi per decarbonizzare il processo di produzione dell'acciaio, che oggi ha un'impronta di carbonio significativa» ha concluso il CFO.