ArcelorMittal Italia ha comunicato ai sindacati che dal 6 luglio ci sarà la proroga degli ammortizzatori sociali per un numero massimo di 8.153 dipendenti dello stabilimento di Taranto non più attraverso la Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) per 9 settimane (che è stata revocata), bensì con 4 settimane di Cassa integrazione con casuale COVID-19. La sospensione interesserà complessivamente 5.623 operai, 1.528 impiegati, 870 equivalenti e 132 quadri.
ArcelorMittal aveva fatto cassa ordinaria da luglio 2019 fino a metà marzo per un numero massimo di 1.200 addetti, dopodiché aveva fatto scattare la cassa COVID per 8.153 addetti da marzo fino ad ora.
ArcelorMittal ha spiegato in una nota che «le sopravvenute esigenze di sicurezza, normative e di conseguenza produttive, connesse all'epidemia COVID, hanno mutato, sul piano soggettivo e oggettivo, l'ambito delle sospensioni necessarie». La proroga della CIG per COVID-19 è «a causa del perdurare della riduzione dell'attività lavorativa riconducibile alla situazione di emergenza epidemiologica da virus COVID-19 in atto a livello nazionale».
Il prossimo 30 giugno Fim, Fiom e Uilm incontreranno l'INPS a Taranto per discutere di quella che secondo i sindacati metalmeccanici è una «gestione anomala dell'utilizzo della cassa integrazione con causale COVID».