ArcelorMittal Poland ha annunciato che chiuderà definitivamente l'area a caldo dello stabilimento di Cracovia. La decisione è stata presa a causa degli elevati costi dell'energia e del calo della domanda, dovuto a sua volta alla pandemia di coronavirus e alle importazioni a basso costo nell'UE. «La pandemia di COVID-19 ha pesanti conseguenze sull'industria siderurgica europea» ha dichiarato Sanjay Samaddar, CEO di ArcelorMittal Poland. «Sebbene nelle ultime settimane – ha continuato – abbiamo assistito a un leggero aumento della domanda, principalmente per via delle operazioni di ristoccaggio, questa richiesta è ancora notevolmente inferiore rispetto a prima della pandemia. Dobbiamo prendere decisioni difficili come, in questo caso, quella di chiudere in modo permanentemente l'altoforno e l'acciaieria a Cracovia».
L'altoforno era stato fermato a novembre dello scorso anno per via del calo della domanda e degli elevati volumi di importazione nell'UE. A marzo, cioè dopo lo scoppio della pandemia, ArcelorMittal aveva rimandato a data da destinarsi il riavvio dell'impianto.
ArcelorMittal ha sottolineato che vi sono poche speranze per una rapida ripresa del mercato dell'acciaio, motivo per cui la società ha dovuto «adottare misure per adattarsi alla minor domanda».
A Cracovia resteranno in funzione la cokeria e la parte relativa alla lavorazione a freddo dell'acciaio (due laminatoi, una linea di zincatura e una linea di rivestimento organico), nelle quali l'azienda ha investito circa 110 milioni di euro negli ultimi cinque anni. Lo stabilimento attualmente impiega 650 lavoratori.
ArcelorMittal Poland possiede altri due altiforni in Polonia, entrambi presso lo stabilimento di Dabrowa Gornicza, per una capacità totale di circa 6 milioni di tonnellate. L'azienda ha deciso di concentrare la produzione di acciaio liquido a Dabrowa Gornicza al fine di migliorare la propria competitività a livello di costi. «Le bramme per i laminatoi di Cracovia proverranno principalmente dall'acciaieria di Dabrowa Gornicza, dove l'azienda investirà 40 milioni di euro in progetti di riduzione dei colli di bottiglia e per produrre qualità speciali per l'ulteriore lavorazione in acciai a grani orientati» ha precisato ArcelorMittal.
Stefano Gennari