Il colosso mondiale dell'acciaio ArcelorMittal ha comunicato i propri risultati finanziari relativi al 2018, anno in cui il proprio utile netto è ammontato a 5,1 miliardi di dollari, aumentando del 12,7% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto a prezzi medi di vendita superiori (+13,5%) controbilanciati in parte da minori spedizioni di acciaio (-1,6%). L'EBITDA, sempre nel 2018, è ammontato a 10,3 miliardi di dollari, facendo registrare un incremento del 22,1% su base annua.
La produzione di acciaio grezzo nell’intero 2018 è ammontata a 92,5 milioni di tonnellate, calando dello 0,6%, mentre l’output di minerale di ferro ha raggiunto i 58,5 milioni di tonnellate, scendendo dell’1,9%, entrambe le variazioni su base annua.
Nonostante il problema della sovraccapacità globale perduri, ArcelorMittal prevede un’ulteriore crescita, sebbene moderata, della domanda di acciaio nel 2019. Anche le spedizioni di acciaio dovrebbero registrare un incremento, supportate dal miglioramento delle performance operative.
Secondo ArcelorMittal, nel 2019 le spedizioni di minerale di ferro al prezzo di mercato dovrebbero risultare stabili rispetto al 2018, con aumenti per ArcelorMittal Liberia e ArcelorMittal Mining Canada (AMMC) compensati da un volume inferiore in Messico (in parte a causa dell’esaurimento della miniera di Volcan).
Il CEO del gruppo, Lakshmi Mittal, ha sottolineato come il 2018 sia stato caratterizzato "da una dinamica positiva" per il gruppo in termini finanziari e "strategici" con le acquisizioni del brasiliano Votorantim e dell'italiana Ilva.