Tanto tuonò che piovve. ArcelorMittal ha deciso di restituire l'Ilva allo stato Italiano dopo un anno dal suo arrivo a Taranto. AM InvestCo Italy, la cordata che ha rilevato l'impianto di Taranto e che fa capo alla multinazionale dell'acciaio, ha infatti notificato ai commissari straordinari dell'Ilva la volontà di rescindere l'accordo per l'affitto con acquisizione delle attività di Ilva Spa e di alcune controllate.
La rimozione dello scudo penale; le possibile modifiche all'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale); e, ancora, la crisi del mercato, con perdite di quasi 2 milioni di euro al giorno. Queste le motivazioni alla base della decisione di ArcelorMittal di abbandonare l'Ilva.
In conformità con il contenuto del contratto, si legge in una nota di ArcelorMittal, la società ha chiesto ai commissari straordinari di assumersi la responsabilità per le operazioni e i dipendenti entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione. Il contratto prevede infatti che, nel caso in cui un nuovo provvedimento legislativo incida sul piano ambientale dello stabilimento di Taranto in misura tale da rendere impossibile la sua gestione o l'attuazione del piano industriale, la società abbia il diritto contrattuale di recedere dallo stesso contratto. Con effetto dal 3 novembre 2019, il parlamento italiano ha eliminato la protezione legale necessaria alla società per attuare il suo piano ambientale senza il rischio di responsabilità penale.
In aggiunta, scrive ancora ArcelorMittal, i provvedimenti emessi dal Tribunale di Taranto obbligano i commissari straordinari di Ilva a completare talune prescrizioni entro il 13 dicembre 2019, pena lo spegnimento dell'altoforno numero 2. Tali prescrizioni dovrebbero ragionevolmente e prudenzialmente essere applicate anche ad altri due altiforni dello stabilimento di Taranto. «Lo spegnimento - sottolinea Arcelor Mittal nel suo comunicato - renderebbe impossibile per la società attuare il suo piano industriale, gestire lo stabilimento di Taranto e, in generale, eseguire il contratto».
ArcelorMittal si era impegnata a realizzare investimenti ambientali per 1,1 miliardi di euro, produttivi per 1,2 miliardi e a pagare l'ex Ilva una volta terminato il periodo di affitto (18 mesi a partire dal primo novembre 2018), 1,8 miliardi di euro (detratti i canoni già versati). ArcelorMittal Italia occupa 10.700 operai di cui 8.200 a Taranto.
Stefano Gennari