L’industria saudita dell’acciaio, che sta cominciando a registrare una ripresa dopo diversi anni di scarsa domanda, potrebbe essere supportata nei prossimi anni dal grande mercato progettuale presente nel paese. Secondo gli esperti, l’Arabia Saudita ospita oltre 5.000 progetti d’investimento per un valore complessivo di oltre 1,6 trilioni di dollari e attualmente in fase di pre-esecuzione. Il progetto NEOM – del valore di 500 miliardi di dollari e che sarà sviluppato in un’area di 26.500 km quadrati – consiste nel più grande investimento nel settore delle costruzioni nel Consiglio di cooperazione degli Stati del golfo Persico e sarà attuato in due fasi.
I fattori chiave a lungo termine per l'implementazione degli investimenti sono la continua diversificazione economica, i programmi sociali e abitativi, oltre ad un governo determinato a condurre con successo gli sviluppi. Secondo una fonte, l'Arabia Saudita si sta inoltre impegnando attivamente nel migliorare le sue infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, portuali e degli altri trasporti, nell’incrementare l'offerta residenziale, l'assistenza sanitaria, le strutture per il tempo libero e per il turismo. Tuttavia, aleggiano alcuni dubbi sul fatto che l'Arabia Saudita sarà in grado di finanziare i suoi ambiziosi progetti.
Gli esperti prevedono che il settore delle costruzioni saudita mostrerà una consistente ripresa a partire da inizio 2020 e ciò si ripercuoterà positivamente anche sull’industria siderurgica locale. Il consumo medio mensile di tondo nel paese raggiunge attualmente le 420.000-430.000 tonnellate e potrebbe migliorare lentamente verso la fine dell'anno grazie al picco stagionale. Il mercato interno più sano, pur mancando per il momento di stabilità, impedisce alle acciaierie di causare disturbo nei mercati export nella regione, facendo sì che restino concentrate sui clienti locali.