In base ai dati riportati dall’associazione siderurgica latino americana Alacero, nel periodo compreso tra gennaio e novembre 2018 l’America Latina ha rappresentato l’11% delle esportazioni globali di acciaio della Cina, un dato in crescita di 2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017. I paesi dell’America Latina sono diventati così la principale destinazione delle esportazioni siderurgiche cinesi.
Nel periodo gennaio-novembre, l’America Latina ha importato 6,6 milioni di tonnellate di acciaio cinese, di cui 6 milioni di tonnellate di acciai laminati. Il volume totale è superiore del 5% rispetto ai 6,3 milioni di tonnellate registrati nel periodo gennaio-novembre 2017.
Nel solo mese di novembre, invece, l’America Latina ha ricevuto 730.000 tonnellate di prodotti siderurgici cinesi, di cui 672.000 tonnellate di acciai laminati e 58.000 tonnellate di prodotti derivati dall’acciaio. Il totale è aumentato del 58% rispetto ai dati di novembre 2017. Nei primi undici mesi del 2018, le principali destinazioni di acciaio cinese nell’area in questione sono state: Cile, con 1,4 milioni di tonnellate (21%); Perù, con 977.000 tonnellate (14%); Brasile, con 902.000 tonnellate (13%); Colombia, con 728.000 tonnellate (11%).
Durante il periodo da gennaio a novembre del 2018, la Colombia ha aumentato le proprie importazioni di acciaio cinese del 29%, mentre il Brasile e il Cile hanno registrato aumenti rispettivamente del 15% e del 13%, variazioni su base annua.
Nello stesso periodo, i principali prodotti cinesi esportati in America Latina sono stati fogli e coils in acciaio legato (1,4 milioni di tonnellate), coils zincati a caldo (1,2 milioni di tonnellate) e coils laminati a freddo (700.000 tonnellate).
Le esportazioni di acciai lunghi cinesi nella regione si sono attestate a 1,1 milioni di tonnellate nello stesso periodo, rappresentando il 16% dell’acciaio totale (finito e derivato) proveniente dalla Cina. I volumi in questione hanno incluso 542.000 tonnellate di vergella e 415.000 tonnellate di barre.
Secondo Francisco Leal, direttore generale di Alacero, queste cifre legittimano le azioni intraprese dai governi latinoamericani per proteggere l'industria locale dalle eccessive importazioni cinesi.