Due importanti produttori siderurgici algerini hanno ridotto le attività produttive dopo che un decreto del governo locale ha ordinato alle aziende di concedere ferie retribuite eccezionali ad almeno il 50% dei lavoratori la cui presenza non è considerata essenziale per la prosecuzione delle attività. Il decreto, entrato in vigore il 22 marzo, è mirato al contenimento della diffusione del coronavirus.
Algerian Qatari Steel (AQS) ha sospeso le operazioni di fusione e dimezzato il tasso di utilizzo degli impianti di laminazione. La capacità produttiva di acciaio grezzo ammonta a 1,2 milioni di tonnellate. Le capacità di produzione di tondo e vergella si attestano rispettivamente a 1,5 milioni di tonnellate e 500.000 tonnellate. AQS prevede di riprendere regolarmente le attività in data 4 aprile.
Il produttore integrato Tosyali Algérie, nel frattempo, ha deciso di mantenere la produzione al 50% circa della propria capacità. La capacità annua dell'azienda ammonta a 3 milioni di tonnellate nel caso del tondo, 500.000 tonnellate nel caso della vergella e 400.000 tonnellate per i tubi saldati. La capacità produttiva di acciaio grezzo è di 3,8 milioni di tonnellate.