Contemporaneamente ad altri paesi, anche gli Emirati Arabi sono stati influenzati dalla pandemia di coronavirus, costringendo alcuni produttori di acciai lunghi a rallentare o fermare le operazioni come misura di sicurezza.
Nel segmento del tondo alcuni rilaminatori, come ad esempio Conares e Union Iron & Steel, hanno deciso di fermare le proprie operazioni, tenendo conto del mercato sfavorevole e degli obiettivi governativi di contenimento del virus durante le ore di lavoro. Tuttavia, Conares sta vendendo tondo attingendo dalle proprie scorte. Altri rilaminatori hanno preso la decisione di limitare le attività. Hamriyah Steel sta lavorando al 50% delle sue capacità. Lo scorso marzo ha prodotto 45.000 tonnellate di tondo e prevede, basandosi sui propri ordini, di raggiungere la stessa quantità per il mese di aprile. SteelOrbis non è riuscita a contattare il leader sul mercato del tondo del paese, Emirates Steel Industries, tuttavia fonti hanno dichiarato che l'acciaieria sta lavorando al 75% della propria capacità, tenendo fermo solamente un impianto di laminazione, per interventi di manutenzione.
Nel segmento della vergella la società United Steel Industries (USI), on sede a Fujairah, ha fermato le operazioni più di un mese fa a causa sia di alcuni interventi di manutenzione sia dell'indebolimento del mercato; ad oggi, l'azienda si limita a vendere dalle sue scorte di magazzino, ipotizzando di riprendere le attività produttive quando la situazione migliorerà. Secondo diverse fonti, Emirates Steel Industries ha rallentanto la produzione di vergella e sta vendendo principalmente attraverso le sue scorte. In controtendenza, Qatar Steel FZE continua a produrre le sue 10.000-15.000 tonnellate mensili di vergella senza interruzioni.
Vale la pena sottolineare che i produttori di acciaio in Oman e in Arabia Saudita non hanno ancora annunciato alcuna sospensione e per ora portano avanti regolarmente le loro operazioni.