L’associazione siderurgica latino-americana Alacero ha presentato le prospettive per la domanda di acciaio nella regione nella seconda metà del 2022 e nel 2023.
Per quanto riguarda il secondo semestre del 2022, la domanda dovrebbe mantenere lo stesso livello del 2021, ancora inferiore a quello prepandemico. Tale stagnazione deriverebbe dalla minore attività del settore delle costruzioni civili, dovuta alla contrazione dell’economia, agli alti tassi di interesse e alla riduzione delle spese governative.
Rimangono dubbi nell’industria automobilistica, a causa di problemi logistici e della carenza di semiconduttori, mentre i settori dei macchinari e delle attrezzature dovrebbero risentire di un basso livello di investimenti e di una carenza di domanda, con la possibile eccezione delle macchine per l’agricoltura.
Per il 2023, Alacero si aspetta un piccolo aumento rispetto all’anno corrente, prevedendo una crescita dell’1,3% nel settore delle costruzioni civili in Brasile e un’attività più importante in Messico.
Per quanto riguarda l’industria automobilistica, i problemi legati alla disponibilità di semiconduttori dovrebbero essere risolti tra il 2023 e il 2024, con conseguente aumento della produzione in Brasile e Messico, quest’ultimo destinatario di una domanda supplementare da parte degli Stati Uniti.
Per quanto riguarda il settore dei macchinari e delle attrezzature, si prospetta un aumento degli investimenti in Brasile, mentre per il Messico si prevede una performance inferiore, a causa della bassa crescita del PIL. In Argentina si prevedono incertezze a causa del periodo elettorale.
Secondo quanto dichiarato da Alacero, il consumo apparente di prodotti siderurgici in America Latina è stato di 74,8 milioni di tonnellate nel 2021 e si prevede che raggiunga i 68,8 milioni di tonnellate nel 2022 e i 77,8 milioni di tonnellate nel 2023.