Ricavi netti pari a 1,1 miliardi di euro (-11,3%), EBITDA adjusted di 74 milioni (contro i 113,7 del 2018). Questi in sintesi i risultati finanziari registrati dal gruppo vicentino AFV Beltrame Group nel 2019, secondo quanto comunicato dalla stessa azienda.
Nello stesso esercizio i volumi di vendita sono ammontati a 2,032 milioni di tonnellate. In particolare, le vendite di laminati mercantili sono apparse in linea con l'anno precedente, pur registrando un calo della redditività da 81 milioni nel 2018 a 57,2 milioni di euro nel 2019. «I volumi di vendita – ha sottolineato Beltrame – beneficiano di una maggior vicinanza ai clienti proprio grazie all'allineamento produttivo creato negli stabilimenti italiani e francese che hanno proseguito nel processo di continuo miglioramento dell'efficienza mantenendo ottimi livelli di performance industriali». Sono cresciuti inoltre i volumi delle vendite di acciaio per l'edilizia prodotto nello stabilimento svizzero di Geralfingen (+3,5%), che tuttavia ha visto una riduzione della marginalità «per effetto della riduzione dei margini commerciali sui mercati europei delle costruzioni e la dinamica crescente dei costi energetici». Nel frattempo, la crisi del settore automotive e acciai in qualità ha avuto un impatto sul business SBQ prodotto nello stabilimento rumeno di Calarasi, dove i ricavi delle vendite sono scesi da 102,6 a 78,3 milioni di euro.
Descrivendo lo scorso esercizio, il gruppo ha parlato di tre trimestri con dinamiche positive ai quali è seguito un quarto trimestre caratterizzato da un'estrema volatilità e fortissime oscillazioni di prezzo. «Si è trattato – si legge nella nota aziendale – di una conferma della ciclicità che il settore siderurgico periodicamente vive, affrontando un progressivo calo dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti con un aumento del costo dell'energia e del gas, nel caso specifico».
Antonio Beltrame, presidente di AFV Beltrame Group, ha affermato che il gruppo dovrà affrontare grandi prove legate all'impatto dell'emergenza coronavirus. «Non ci sarà – ha detto – un ritorno rapido alla normalità, anzi la situazione di criticità si protrarrà senz'altro nel 2021». Ciononostante, «grazie alle azioni intraprese negli ultimi anni e alla solidità finanziaria» il gruppo sarà in grado di mantenere la sua leadership «continuando con gli investimenti per migliorare sempre il servizio e la gamma e le condizioni di sicurezza degli impianti». Investimenti che nel 2019 sono ammontati a circa 40 milioni di euro e che sono andati nella direzione di garantire sicurezza, qualità e innovazione. Inoltre, «ci si è concentrati sul miglioramento della gestione negli aspetti ambientali, in particolare in Italia a Vicenza e San Didero» dove «sono stati installati un sistema di monitoraggio continuo delle emissioni dell'acciaieria e nuovi sistemi filtranti delle emissioni delle officine meccaniche del laminatoio, è stata completata la rete di raccolta acque meteoriche con l'installazione di una vasca di laminazione e sedimentazione, predisposta un'area di deposito temporaneo scaglia laminazione; e così sono proseguiti i progetti di efficienza energetica per il contenimento dei consumi, un articolato piano di "cultura" del welfare in azienda» prosegue la nota. «Lo sviluppo sostenibile, soprattutto per aziende del nostro settore, è una scelta decisiva – ha commentato Barbara Beltrame, Head of Communications & Marketing AFV Beltrame Group –. La ripresa non può prescindere da azioni responsabili e "green", per un'economia circolare bisogna lavorare in questa direzione». Una strategia che porterà nel 2020 alla realizzazione del primo "Report di Sostenibilità" per il gruppo.
Stefano Gennari