A margine di Pitti Uomo 2018 a Firenze, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda si è espresso oggi sulla crisi dello stabilimento piombinese di Aferpi, ex Lucchini, affermando di essere "sempre preoccupato fin quando le crisi non si concludono".
"Su Piombino - ha continuato il ministro - siamo in una fase adesso, decisa fra l'altro con i sindacati, in cui il messaggio è molto chiaro: l'investitore, che non ha fatto quello che doveva fare, se ne deve andare".
Calenda ha invitato il gruppo Cevital, guidato dall'imprenditore algerino Issab Rebrab, a farsi da parte: "Ci sono altri investitori interessati - ha spiegato - e non può pensare di tenere in ostaggio la fabbrica. Non glielo consentiremo, metteremo in atto, e stiamo mettendo in atto, tutte le azioni legali che servono per risolvere questo problema".