Secondo quanto riportato dai media, ieri sera al Ministero dello Sviluppo Economico è stato firmato l'accordo preliminare per il passaggio dello stabilimento Aferpi di Piombino dal gruppo algerino Cevital al gruppo indiano JSW Steel.
"La firma costituisce il punto di partenza di un percorso ancora lungo che si concluderà dopo la presentazione del piano industriale da parte di Jindal", ha commentato il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, spiegando che l'obiettivo resta il rilancio del sito di Piombino e la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali pre-crisi.
Il gruppo indiano ha sei settimane di tempo per la cosiddetta due diligence, ossia perché vengano effettuate tutte le verifiche del caso e per presentare il progetto industriale. Per il passaggio definitivo alla nuova proprietà e per sapere qualcosa di più certo sul futuro dei lavoratori bisognerà quindi attendere fino a metà aprile. Ciononostante, "le notizie che abbiamo avuto negli incontri, anche informali - ha dichiarato il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi - ci dicono che c'è la volontà positiva di Jindal di presentare un progetto che consenta di rioccupare i lavoratori, e questo è importantissimo".
Secondo i sindacati, si apre per Piombino una nuova fase. "Jindal, che contrariamente a Cevital ha il suo core business nella siderurgia, ha tutte le carte in regola perché Piombino continui a produrre acciaio come ha sempre fatto", ha affermato il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, aggiungendo che con l'ingresso del gruppo indiano "si chiude una fase molto delicata, durante la quale si è corso il rischio che Aferpi venisse inserita nella blacklist di RFI per la mancata fornitura di rotaie".