Discutendo delle aspettative relative al 2019, il presidente dell’associazione degli esportatori siderurgici turchi (CIB) Adnan Aslan ha dichiarato che l’industria turca dell’acciaio ha come punti di forza l’export e la sua conoscenza del mercato, oltre che la sua produttività. Secondo Aslan, i volumi delle esportazioni turche potrebbero scendere a 15-16 milioni di tonnellate, contro i 21,4 milioni di tonnellate registrati nel 2018.
Aslan ha affermato che il raggiungimento di nuovi mercati, specialmente quelli del Sudest asiatico, dell’Africa occidentale e dell’America Latina, sarà l’obiettivo principale degli esportatori turchi nel 2019. Per quanto concerne il raddoppio delle tariffe statunitensi sulle importazioni di acciaio turco, alzate al 50% lo scorso agosto, Aslan ha osservato che in queste condizioni è difficile effettuare esportazioni, ma al contempo ha espresso le speranze dell'industria turca riguardo a una loro eliminazione.
Il presidente della CIB ha inoltre parlato della minaccia rappresentata dalla Cina per l'industria siderurgica mondiale, sostenendo che il paese asiatico potrebbe concentrarsi fortemente sulle esportazioni per far fronte alla propria sovrapproduzione. Inoltre, la Cina è diventata uno dei principali concorrenti degli esportatori turchi nei mercati dell’Estremo Oriente, assieme all’India, al Qatar e all’Arabia Saudita.
Infine, secondo Aslan, il recente riversamento di acciaio dall’Iran in Turchia ha creato un problema di qualità, specialmente per quei prodotti utilizzati nel settore delle costruzioni: un carico su tre che trasporta acciaio dall'Iran verso la Turchia non supera i test di qualità e torna indietro senza essere scaricato.