In seguito alla presentazione alla Casa Bianca del rapporto sull'indagine di sicurezza nazionale della Section 232 relativa alle importazioni di autoveicoli e di ricambi auto da parte del Dipartimento del Commercio statunitense, l'Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA) ha dichiarato che l'applicazione di dazi supplementari sulle importazioni di autovetture e componenti non solo danneggerebbe gravemente l'industria europea, ma anche l'economia degli Stati Uniti e i consumatori. Secondo l’ACEA, ciò comporterebbe un significativo aumento dei costi per tutti i produttori di automobili negli Stati Uniti, sia nazionali sia internazionali.
L’associazione europea ha osservato che questo aumento dei costi dovrebbe essere mitigato abbassando i margini, riducendo i costi di produzione o trasferendo costi di acquisto e riparazione aggiuntivi ai consumatori. Tali misure renderebbero il settore della produzione automobilistica statunitense meno competitivo e andrebbero a colpire le tasche dei consumatori americani. In altre parole, l’imposizione di tariffe avrebbe effetti controproducenti sull’economia USA.
I costruttori di automobili europei producono quasi un milione di veicoli all’anno negli Stati Uniti, il 60% dei quali sono esportati. Oltretutto, come sottolineato dall’ACEA, i produttori UE danno lavoro, direttamente e indirettamente, a oltre 470.000 americani, rendendoli di fatto importanti investitori nell'economia statunitense.