Le attuali difficoltà causate da fattori geopolitici e congiunturali stanno influendo negativamente su domanda e prezzi dell’acciaio e il sentiment per il 2025 appare cauto e solo parzialmente ottimista. Sono stati questi gli argomenti affrontati nella tavola rotonda “Acciaio: quale 2025?” di Bilanci d’Acciaio 2024, evento di Siderweb, nella quale i partecipanti – Barbara Beltrame (AFV Beltrame Group), Roberto de Miranda (ORI Martin) e Tommaso Sandrini (San Polo Lamiere) – hanno discusso le sfide economiche e le prospettive di ripresa previste per la seconda metà del 2025.
Secondo de Miranda, il comparto degli acciai speciali, in gran parte orientato al settore automotive, ha subito un calo degli ordini nella seconda metà del 2024. Con un futuro incerto, influenzato da molte variabili esterne, tra cui la decisione dell’Unione Europea di bloccare la produzione di motori a scoppio entro il 2035, il mercato automobilistico rimane fragile. Tuttavia, de Miranda è convinto che, se la domanda dovesse riprendersi, il settore potrebbe recuperare vitalità.
Un quadro altrettanto complesso per i prodotti piani, secondo Tommaso Sandrini, che ha segnalato il calo del consumo di acciaio in Europa, dovuto anche a sfide demografiche e alla mancanza di investimenti in innovazione industriale. Ha ribadito la necessità per l’industria siderurgica europea di migliorare la propria efficienza e rapidità di risposta alle richieste, sempre più frammentate. Sandrini ha inoltre manifestato scetticismo verso l’acciaio “verde”, che attualmente fatica a trovare una collocazione di mercato senza incentivi appropriati.
Le problematiche del settore, secondo Barbara Beltrame, sono condivise lungo tutta la filiera, ed è necessario un intervento deciso da parte dell’Unione Europea per salvaguardare la competitività delle imprese siderurgiche. Beltrame ha inoltre annunciato l’imminente apertura, in Italia, di un nuovo impianto per la produzione di bramme da 300.000 tonnellate annue da parte del gruppo AFV Beltrame, previsto per l’inizio del 2025.
A conclusione dell’evento, in seguito alla tavola rotonda, Giuliano Noci, Professore Ordinario del Politecnico di Milano, ha offerto una prospettiva strategica e lungimirante sul futuro dell’industria, sostenendo che l’eccellenza tecnica non sia più sufficiente per mantenere la competitività nel mercato attuale. Secondo Noci, infatti, il futuro risiede nei dati e nelle piattaforme: la gestione strategica dei big data, insieme a un marketing capace di creare esperienze attrattive, è fondamentale per adattarsi ai rapidi cambiamenti e rispondere alle nuove esigenze del settore siderurgico e non solo.