Il mercato siderurgico cinese nella seconda metà dell'anno resterà caratterizzato da domanda in crescita, offerta sufficiente, scorte in calo (seppur ancora elevate) e una stabilizzazione dei cali della redditività. Pertanto, le performance del mercato dell'acciaio nel complesso saranno migliori rispetto a quelle registrate nella prima metà del 2020. Questa è la previsione emersa nel corso di un seminario sul mercato siderurgico tenutosi a Pechino questa settimana.
Secondo He Wenbo, vicepresidente esecutivo della China Iron and Steel Association (CISA), intervenuto durante l'evento, i produttori siderurgici cinesi dovrebbero stipulare nuovi accordi in modo da «accelerare la formazione di un nuovo modello di sviluppo che abbia come focus principale il mercato domestico» ma che, allo stesso tempo, si concentri anche sui mercati internazionali.
Secondo i partecipanti al seminario, sussistono diversi grossi problemi che influenzano negativamente il mercato dell'acciaio. Innanzitutto, la diffusione della pandemia da coronavirus nei mercati esteri continuerà ad esercitare un impatto negativo sull'economia globale. In secondo luogo, è aumentato il grado di incertezza a livello mondiale a causa della controtendenza alla globalizzazione. Terzo, i costi di produzione per i produttori siderurgici stanno continuando a crescere dal momento che l'offerta di materie prime risulta ancora carente. Per esempio, si prevede un incremento dei prezzi del coke per via delle restrizioni alla produzione nelle province dello Shandong e dello Hebei. Infine, esiste ancora una bassa concentrazione industriale nell'industria siderurgica.
Il presidente esecutivo della CISA ha affermato che l'incremento della produzione di acciaio sarà supportato da una lieve crescita della domanda nell'intero 2020. Ciononostante, ha suggerito ai produttori di acciaio di mantenere la produzione su "ritmi ragionevoli".