Turchia, rottame: i prezzi import tornano ai livelli di inizio ottobre

venerdì, 03 novembre 2023 11:20:06 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Con la ripresa della domanda, il mercato turco del rottame di importazione si è riattestato ai livelli di inizio ottobre, quando il range generale di prezzo per l’HMS I/II 80:20 si attestava a 361-370 $/t CFR. Gli operatori hanno ritenuto che questo aumento sia stato piuttosto rapido, e pensano che ci sia spazio per un’ulteriore crescita, benché lieve.

Secondo le informazioni di SteelOrbis, un produttore della regione di Marmara avrebbe concluso un accordo per rottame origine USA che prevedrebbe 16.000 t di HMS I/II 80:20 a 369 $/t CFR, 12.000 t di frantumato a 389 $/t CFR e 2.000 t di bonus grade allo stesso prezzo. Pare inoltre che lo stesso produttore abbia prenotato un altro carico dagli Stati Uniti per rottame HMS I/II 80:20 a 370 $/t CFR. Di conseguenza, negli ultimi giorni i prezzi di riferimento per il materiale dagli Stati Uniti sono aumentati di 6 $/t.

Lo stesso produttore ha concluso l’accordo per rottame HMS I/II 80:20 origine Paesi Bassi a 361 $/t CFR e a 389 $/t CFR per il bonus grade. In questa trattativa il divario tra HMS I/II 80:20 e bonus ha attirato l’attenzione. Inoltre, SteelOrbis ha appreso che era stata conclusa prima delle prenotazioni sopracitate. Di conseguenza, i prezzi di riferimento per il rottame origine UE sono aumentati di 1 $/t.

Inoltre, sono stati conclusi due accordi per rottame HMS I/II 80:20 dalla Romania a 348 $/t CFR Marmara. Anche un accordo per l’origine Bulgaria è stato chiuso a 345 $/t CFR Marmara. I prezzi per il rottame short sea si attestano nel range di 345-350 $/t CFR, e hanno subito un forte aumento poiché le acciaierie stanno cercando di accaparrarsi volumi ai prezzi relativamente bassi delle regioni del mar Nero e Adriatico. Gli operatori riferiscono che la domanda di rottame short sea è in forte ripresa. Inoltre, SteelOrbis ha sentito che l’HMS I/II 80:20 origine Italia si attesta a 352 $/t CFR.

Attualmente l’offerta di un fornitore di rottame della regione del Baltico alla Turchia si attesta a circa 375 $/t CFR, un venditore europeo chiede 368 $/t CFR, entrambi per l’HMS I/II 80:20. Tuttavia, per ora quasi nessun’acciaieria turca è disposta ad arrivare a questi livelli. Un fornitore europeo ieri ha affermato: «Abbiamo già raggiunto i 370 $/t CFR Turchia; adesso abbiamo bisogno di vendere acciai finiti a prezzi più alti, altrimenti i produttori turchi non saranno mai pronti ad accettare un nuovo aumento dei prezzi del rottame». Una fonte di un produttore ha confermato: «Dopo questa – probabilmente lunga – tornata, servirebbe silenzio per capire come si comporta il segmento degli acciai finiti». Un venditore di rottame dalla regione del Baltico e dall’Europa in generale ha affermato che i prezzi si stanno muovendo al rialzo verso i 375-380 $/t CFR, e ha ammesso che tale aumento è più netto di quanto previsto inizialmente. Un acquirente turco ha commentato che al momento 375 $/t CFR non sia praticabile a causa dei bassi margini di profitto delle acciaierie, e ha aggiunto: «[Come produttori turchi] abbiamo accettato livelli più elevati perché avevamo deciso di mantenere stabili i tassi di produzione, ma questo non significa che ci sia una ripresa della domanda di acciai finiti. Semplicemente non volevamo mancare i termini delle consegne». Un rivenditore tedesco ha affermato che le offerte di acquisto dai depositi per l’esportazione si attestano a circa 295 €/t DAP, e ha precisato: «Se volessi vendere oggi, chiederei almeno 300-305 €/t DAP». Un altro venditore di rottame origine Stati Uniti e Unione Europea ha invece dichiarato che prevede un proseguimento della domanda nei prossimi giorni: «Le acciaierie turche hanno capito che il flusso di rottame è stato interrotto e i prezzi sono fermi. Di conseguenza, mi aspetto un loro ritorno sul mercato perché si assicurino determinati quantitativi».


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