Secondo quanto appreso da SteelOrbis, sul mercato europeo i prezzi base dei coils laminati a caldo (HRC) viaggiano attualmente da un minimo di 530 €/t franco produttore a un massimo di 575 €/t f.p. Allo stesso tempo i prezzi dei coils a freddo (CRC) si attestano a 640-675 €/t f.p., mentre quelli degli zincati a caldo sono a quota 630-680 €/t f.p. Come al solito, i prezzi massimi riguardano il Nord Europa, dove il leader di mercato punta ad ottenere per il secondo trimestre un prezzo degli HRC pari a 600 €/t f.p. I tempi di consegna arrivano mediamente a metà maggio.
Nel frattempo, le offerte di HRC provenienti dall'India e dalla Turchia si attestano rispettivamente a 500-510 $/t FOB e 510-515 $/t FOB, e di recente hanno riacceso l'interesse di qualche importatore del Sud Europa, soprattutto alla luce di un probabile, ulteriore incremento dei prezzi locali. Come riportato precedentemente, gran parte dei produttori ha smesso di quotare, ma nessuno di loro ha intenzione di ridurre i prezzi a fronte del buon carico di ordini in proprio possesso. Intanto, l'annuncio di "fermate parziali o anche totali di tutti gli impianti a valle e a monte del ciclo produttivo a caldo" da parte dell'Ilva è un motivo in più per ritenere che le quotazioni dei piani rimarranno in tensione. Infine, l'offerta scarseggia a causa dei procedimenti antidumping in corso. Gli unici freni ad un significativo aumento dei prezzi sono al momento rappresentati dall'incremento delle scorte di HRC sul mercato cinese, con conseguente diminuzione dei prezzi locali ed export, e dall'indebolimento delle offerte di HRC provenienti dai paesi CIS. Secondo fonti interpellate da SteelOrbis, nell'eventualità di un forte incremento dei prezzi dei piani all'interno del mercato europeo, in controtendenza con l'andamento dei prezzi globali, la domanda subirebbe un impatto negativo.