Dopo il significativo calo dei prezzi del rottame proveniente dagli Stati Uniti con destinazione Turchia, sono rapidamente diminuiti anche i prezzi delle billette all'interno del mercato turco. I produttori locali hanno ridotto le quotazioni di 20 $/t rispetto alla scorsa settimana, portandole a quota 380-390 $/t franco produttore. Nel frattempo, la domanda di billette non ha mostrato segni di miglioramento. Pesano ancora in modo significativo la situazione di incertezza politico-economica e le scarse vendite di acciai finiti sia sul mercato interno che all'estero.
Come spiegato precedentemente, in Turchia il regime di perfezionamento attivo impone che le acciaierie locali si impegnino ad esportare gli acciai finiti prodotti attraverso le billette importate. Dal momento che la domanda di acciai finiti risulta ancora debole nei mercati internazionali, i compratori turchi continuano a rimandare ogni acquisto di billette di provenienza estera.
Le billette provenienti dai paesi CIS, che a metà della scorsa settimana venivano offerte in Turchia a 405-425 $/t, sono scese dapprima a quota 400-410 $/t CFR, mentre all'inizio di questa settimana si attestavano a 395-405 $/t CFR. Dopo il significativo calo dei prezzi import del rottame, oggi 25 gennaio le billette in arrivo dall'area CIS sono scese ulteriormente, posizionandosi al livello di 390-400 $/t CFR Turchia. Poiché i compratori si aspettano un'ulteriore discesa dei prezzi, la domanda per il momento continua ad essere inesistente. Le fonti sono convinte che i prezzi delle billette provenienti dai paesi CIS rimarranno sotto pressione e finiranno per calare ulteriormente nei prossimi giorni.
Intanto, le trattative in corso con i fornitori cinesi, che si assenteranno dal mercato per via delle festività di Capodanno, risultano già scarsissime. Le offerte cinesi sono rimaste invariate nell'ultima settimana, cioè pari a 410-420 $/t FOB.