Come riportato precedentemente, le tensioni politiche in Ucraina hanno causato il blocco delle linee ferroviarie nell'est del paese, che a sua volta ha causato problemi di approvvigionamento materie prime ai produttori siderurgici della regione, al punto che alcuni di essi hanno dovuto sospendere la produzione. Ciò ha determinato un calo dell'offerta di billette provenienti dai paesi CIS. Questa circostanza nelle scorse settimane aveva permesso ai prezzi del semilavorato di rimanere invariati a dispetto della scarsa domanda e dei forti ribassi subiti dalle billette cinesi.
Questa settimana, tuttavia, i prezzi delle billette cinesi sono scesi a quota 400 $/t FOB, riflettendo l'andamento delle quotazioni del minerale di ferro. I fornitori dei paesi CIS si sono quindi visti costretti a ridurre di 10 $/t i prezzi, portando le proprie offerte al livello di 380-390 $/t FOB.
Dopo questa riduzione, le offerte provenienti dai paesi CIS con destinazione Turchia si sono attestate a 400-410 $/t CFR, un livello di prezzo che i compratori turchi tuttavia reputano ancora troppo alto.
In Egitto, altro importante mercato per i fornitori dell'area CIS, le ultime offerte provenienti dall'estero si sono attestate a 400-405 $/t CFR. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, tuttavia, anche i compratori egiziani sono restii ad accettare le offerte in arrivo dai paesi CIS.